In occasione del I° Trekking ACS (10 Ottobre 2021) abbiamo inaugurato questo percorso che compiendo un lungo anello porta da Villa Torre alla chiesa di Sassuno attraversando la Val Quaderna, per poi rientrare attraverso il crinale della Flaminia Minor.
Lunghezza: circa 20 km - Dislivello totale: circa 675 m
Questo ampio percorso ad anello (con due piccole porzioni in cui si ripercorre lo stesso tratto) prevede l’andata attraverso la Val Quaderna ed il rientro attraverso un tratto del sentiero CAI 801, precisamente da Cà del Vento a Settefonti (uno dei crinali della Flaminia Minor).
Ecco una breve descrizione che sarà poi dettagliata nel seguito dell’articolo.
- Partenza da Villa Torre (per comodità di parcheggio rispetto alla piccola area di sosta presso Settefonti)
- Da Villa Torre si raggiunge Settefonti (tratto asfaltato, che percorreremo anche alla fine del percorso)
- Da Settefonti si imbocca Via dei Medali e si scende in Val Quaderna passando dal rudere di “Terre Rosse”
- Giunti sulla strada bianca di Via Val Quaderna la si percorre in salita fino all’incrocio con Via Predisi
- Si percorre tutta Via Predisi (strada sterrata/cavedagna) fino a tornare sull’asfalto in Via Tanari
- Da qui si raggiunge Via Malpasso dove abbandoniamo l’asfalto per scendere sulla strada sterrata fino alla Chiesa di Sassuno (secondo breve tratto che si ripercorre anche al ritorno)
- Dalla Chiesa di Sassuno si risale attraverso Via Malpasso e si supera Cà del Vento per raggiungere il crinale della Flaminia Minor
- Si percorre tutto il crinale fino a tornare a Settefonti e Villa Torre
Domenica 10 Ottobre 2021 in occasione del I° Trekking ACS è stato intrapreso questo percorso da una trentina di persone. Per dare un’idea dei tempi di cammino siamo partiti intorno alle 9:30 da Villa Torre, ci siamo fermati per il pranzo a Sassuno alle 12:30 e siamo infine tornati a Villa Torre verso le 15:30, con diverse pause lungo il tragitto per ascoltare le interessantissime informazioni e descrizioni della guida dell’Ente Parchi che ci ha accompagnato (Fabio Suppini).
Come tutti gli anelli lo si può percorrere in entrambi i versi. La descrizione di questo percorso è fatta in senso orario.
Questo percorso transita in parte nel comune di Ozzano dell’Emilia, in parte in quello di Castel San Pietro Terme ed infine un tratto nel comune di Monterenzio.
Parte dei partecipanti al I° Trekking ACS - vicino al punto 9 in mappa
Parcheggio/partenza
Se si arriva in auto da Ozzano o da Mercatale ci sono tre possibilità principali:
- Villa Torre (una delle sedi del Parco dei Gessi e dell’Abbadessa): presenta un ampio parcheggio [1]
- piccola area adibita a parcheggio su Via Mercatale/Settefonti [23] (ci possono stare 4-5 auto) o piccole piazzole in strada a pochi metri da questo punto, verso valle, sulla sinistra scendendo verso Mercatale
- piccola area di sosta di Settefonti [5] (dove ci possono stare 3-4 auto)
Se invece vi è più comodo raggiungere Palesio e Val Quaderna in auto, potete lasciare l’auto lungo la strada in qualche piazzola lungo il percorso descritto o nelle sue vicinanze, dalle parti del punto [12] (prima o dopo).
Il percorso qua descritto usa come parcheggio il punto [1] in mappa.
Descrizione itinerario
Lasciata l’auto presso il parcheggio di Villa Torre [1], tornare sull’asfalto e girare a sinistra (verso Settefonti) in corrispondenza con l’ingresso alla Dulcamara [2]. Questo breve tratto di asfalto incrocia prima Via del Pilastrino (che diparte a destra, [3]) e dopo qualche altro centinaio di metri consente di osservare l’antico edificio che ospitava la vecchia scuola di Ozzano dell’Emilia ([4])
Dopo un altro breve tratto di asfalto arriviamo al pilastrino votivo presso la piccola area di sosta di Settefonti dove lasciamo finalmente l’asfalto. [5]
Prima di proseguire nel nostro giro possiamo fare una breve deviazione (poche decine di metri) fino ai ruderi della chiesa di Settefonti [6]. Per una descrizione dettagliata di questa porzione di percorso, e per visitare i ruderi di Settefonti, fare riferimento all'“Anello di Settefonti” (https://www.trekkoz.it/post/post9/)
Ritornando in zona area di sosta imbocchiamo la strada sterrata indicata come “Via Medali”,[7], che in leggera discesa ci conduce prima a superare (sulla sinistra) il vecchio cimitero di Settefonti, [8], e poi a costeggiare campi sulla sinistra e calanchi sulla destra, arrivando dopo poche centinaia di metri ad una abitazione privata (che alcuni chiamano Casa Rossa per via del colore). Qui la vista (verso nord/nord ovest) spazia da Villa Torre a Pieve Pastino. [9]
Discesa dalla casa rossa verso il rudere
Giunti in vista di questa abitazione dobbiamo proseguire tagliando a 90 gradi a destra, seguendo sempre una strada sterrata che dopo aver superato una piccola zona boschiva ci porta a scendere su terreno scoperto fino ad un rudere, [10], e continuando ancora nella discesa arriviamo ad incrociare Via Baredola (altra strada sterrata), [11]. Durante la discesa (circa in direzione sud) possiamo vedere da sinistra a destra Varignana, Monte Calderaro, Monte Cerere, la Val Quaderna che percorreremo per lungo tratto, il crinale della Flaminia che useremo al ritorno, ed infine Settefonti. Questa parte del percorso permette di apprezzare l’importanza geologica di Settefonti, come descritto nell’approfondimento a fine articolo.
Vista di Settefonti dove si apprezza la natura del geosito
La discesa è forse la più pendente del percorso perciò occorre fare attenzione nel caso di tempo avverso o se siamo in presenza di fango/neve/ghiaccio.
Vista sulla Val Quaderna
All’incrocio con Baredola svoltiamo a sinistra e dopo un breve tratto orizzontale arriviamo su Via Val Quaderna. [12]
Il tratto orizzontale di Via Baredola in certe stagioni può risultare molto infangato, soprattutto dopo periodi piovosi o umidi. Similmente nei periodi più freddi dell’anno può esserci ghiaccio
Arrivati su Via Val Quaderna, ampia strada in questo tratto ghiaiata, la percorriamo per diversi km. Attraverseremo diversi ponti sul torrente Quaderna che perciò avremo sulla destra o sulla sinistra a seconda del punto. In questo tratto potremo trovare i piccoli cartelli CSA (“Cammino di Sant’Antonio”) che attraversa ortogonalmente Via Val Quaderna, allontanandosi in salita verso Monte Calderaro ([13]) o, sempre in salita, verso il crinale della Flaminia Minor ([14]).
Tutto questo tratto di percorso su Via Val Quaderna è praticamente pianeggiante (leggerissima salita). Dopo essere transitati in mezzo ad una tenuta agricola con recinti di bestiame sia a destra che a sinistra (asini, cavalli, maiali) in corrispondenza di una ampia curva verso sinistra, imboccheremo Via Predisi ([15]) che viceversa prosegue dritto ed in leggera discesa. Discesa che però dura poco per lasciare spazio ad una salita inizialmente dolce che poi prende più brio per permetterci di alzarci rispetto alla base della Val Quaderna fino a raggiungere ([16]) nuovamente l’asfalto su Via Tanari, nei pressi dell’azienda Montebugnoli.
In risalita su via Predisi
Parte di Via Predisi è interessata da scavi archeologici. A tratti si possono notare pavimentazioni di epoche sicuramente non recenti.
In risalita su via Predisi
Nell’incrocio la toponomastica di Via Predisi è segnalata dal classico cartello.
Se in questo punto abbiamo bisogno di acqua, possiamo tagliare a sinistra su via Tanari fino alla vicina azienda agricola Mainetti, che fornisce una comodissima fontana all’esterno e usufruibile da chiunque. Questa deviazione (di circa 800 metri) non è indicata in mappa.
Vista in direzione Montecalderaro
Raggiunta via Tanari, giriamo a destra, su asfalto, fino a raggiungere l’incrocio con Via Malpasso. [17]
Prendiamo Via Malpasso in discesa e dopo aver superato alcune abitazioni arriviamo al cimitero ed alla Chiesa di Sassuno ([18]). Siamo circa a metà percorso, è un ottimo posto per una pausa e per un pranzo al sacco, come fatto durante il I° Trekking ACS. Questo tratto di percorso (da [17] a [18]) andrà percorso due volte, prima in discesa e poi in salita per tornare su Via Tanari/Via Collina.
In occasione del I° Trekking ACS la chiesa di Sassuno risulta chiusa per inagibilità, ma possa essere sia oggetto di recupero.
Chiesa di Sassuno
Chiesa di Sassuno e pausa pranzo
Nelle adiacenze della chiesa c’è un piccolo cimitero, sulle cui pareti si possono trovare numerosissimi fossili, come anche lungo la strada di “Via Malpasso”
Cimitero di Sassuno
Fossili
Ritornati sull’asfalto, procediamo a sinistra in direzione Cà del Vento. Su questo tratto, volendo, si può prendere la breve scorciatoia [19] che taglia via un tornante, roba da poco.
Prima di lasciare l’asfalto possiamo osservare il Monumento agli Arditi [20] e dopo un ultimo tratto finalmente arriviamo al sentiero (siamo sull'801 CAI BO) [21] che attraverso un bellissimo crinale che fa parte della Flaminia Minor, ci porterà sulla via del ritorno.
Vista sulla Flaminia Minor in direzione Settefonti (al centro all’orizzonte)
Il crinale si snoda verso Nord e percorrendolo potremo notare come il percorso sia parallelo alla via dell’andata, e con la vista potremo spaziare a 360°. Buona parte di questo lungo tratto è in falso piano, ma all’inizio ed alla fine ci sono due avvallamenti che implicano perdere quota per poi riguadagnarla.
Vista sulla Flaminia Minor in direzione Cà del Vento
Vista dalla Flaminia Minor in direzione Val Quaderna/Montecalderaro
Attenzione che in particolare nel tratto iniziale in certi periodi ci sono animali liberi (bovini o equini). Non e' raro vedere anche vitelli e tori, da soli o in compagnia.
Circa a metà di questo tratto troveremo sulla destra il bivio per il CSA ([22]) che ci riporterebbe giù in Val Quaderna. [14]
Altra visuale sulla Flaminia Minor in direzione Cà del Vento
Lungo il bellissimo crinale che da Cà del Vento porta sotto Settefonti potremo vedere numerose vie che dipartono a destra e che spesso permettono di scendere in Val Quaderna (come il CSA stesso). Molti di questi sentieri offrono la possibilità di chiudere diversi anelli, come descritto in altri articoli.
Giunti nuovamente sull’asfalto di Via Mercatale/Settefonti, [23], percorriamola in salita, verso destra, fino a raggiungere nuovamente Settefonti prima ed infine Villa Torre: il nostro anello è concluso.
Varianti
- lungo il percorso si intercettano numerosi altri sentieri che permettono di variare/accorciare/allungare il percorso. Molte di queste varianti sono descritte in altri articoli, ad esempio nel percorso “Anello di Settefonti” ( https://www.trekkoz.it/post/post9/ )
Approfondimenti geologici
Settefonti non è nota solo per motivi storici e paesaggistici, ma anche perché (e questo percorso aiuta in tal senso) si può ben osservare nel suo lato Est il contatto stratigrafico tra le “Argille Scagliose” e i conglomerati del Pliocene intrappenninico.
Colle di Settefonti dove si nota l’appoggio stratigrafico dei conglomerati sulle Argille Scagliose
Per chi è interessato a conoscere meglio l’importanza geologica del sito di Settefonti può partire da questa scheda presente nel catasto regionale dei geositi:
https://geo.regione.emilia-romagna.it/schede/geositi/scheda.jsp?id=142
Mappa OpenStreetMap
Scarica itinerario in formato GPX o KML
I file in formato GPX o KML sono forniti a scopo di consultazione. Raccomandiamo di consultare la mappa e di studiare il percorso prima di intraprenderlo. Non fidatevi solo dei mezzi elettronici. Cartina e bussola sono ottimi strumenti da portarsi dietro durante le escursioni.